
Mindfulness: stare (bene) nel presente
La nostra mente è per natura predisposta ad analizzare, spiegare, valutare, ricordare e anticipare… Raccontare e ri-raccontare.
Queste capacità sono importanti e straordinarie perché ci permettono di conoscere e adattarci al mondo in cui viviamo e da esse discendono la ricerca scientifica, la letteratura, la filosofia, le arti e più in generale la nostra cultura.
C’è però un rovescio della medaglia quando il pensiero si aggroviglia, si ripete, si irrigidisce, rimane intrappolato nel passato o si proietta nel futuro con l’intenzione ingenua e scaramantica di prevederlo e governarlo.
Quando questo accade ci sentiamo tristi oppure ansiosi, le emozioni si ancorano a ricordi e aspettative e ci allontaniamo dall’esperienza presente.
Eppure, il presente è l’unico tempo che ci appartiene davvero.
Proprio su questo principio si basa la Mindfulness, una forma di meditazione versatile e adatta alla società occidentale. Mindfulness significa consapevolezza e consiste nel rivolgere attenzione alle nostre sensazioni corporee, alle nostre emozioni, ai nostri pensieri nel presente.
Le nostre sensazioni, emozioni e pensieri sono accettati e accolti per quello che sono, sia che siano piacevoli, sia che siano spiacevoli, senza essere giudicati. Non c’è niente da modificare, tutto è perfetto così com’è e diviene informazione su noi stessi.
Non possiamo evitare le esperienze e le emozioni faticose, ma possiamo conoscerle e dedicare loro la nostra attenzione amorevole, escludendo il carico aggiuntivo del giudizio (“Non dovrei sentirmi impaurito!” , oppure “Non ho ragione di essere triste…”).
La Mindfulness permette inoltre di cogliere ogni istante nella sua intensità e di accorgerci che quello che c’è dentro e fuori da noi è impermanente, in continua trasformazione: io e le cose non siamo come eravamo un attimo fa e tra un attimo non saremo come siamo adesso.
Essere presenti a se stessi e accogliere con gentilezza tutto quello che arriva, spesso non sono atteggiamenti spontanei e richiedono un po’ di allenamento.
La Mindfulness, infatti, è una pratica che può diventare uno stile di vita.
È una pratica perché solo esercitandosi quotidianamente anche per pochi minuti possiamo esplorare e superare le difficoltà di rimanere nel presente. Le pratiche cosiddette “formali” più note consistono nell’ascolto del respiro e nella scansione del corpo (Body scan).
Diviene stile di vita quando estendiamo la pratica a ogni aspetto della giornata, concentrandoci esattamente su quello che stiamo facendo, per esempio lavando i piatti, camminando, lavorando o parlando con gli altri.
A chi fosse interessato ad approfondire questa pratica segnalo un libricino scorrevole, “Mindfulness per principianti”, di Mimesis Edizioni, scritto da Kabat-Zinn, professore di Medicina presso la Medical School dell’Università del Massachusetts ed esperto in Mindfulness di fama mondiale.
Sul sito di Mimesis Edizioni si trovano anche alcune tracce audio di meditazione guidata, da scaricare gratuitamente e ascoltare per avere un assaggio di questo strumento potente che possiamo utilizzare per coltivare il nostro benessere .