Amiche emozioni: la paura

Spesso mi capita di leggere articoli che suggeriscono strategie per sconfiggere ed eliminare le proprie paure, come se rappresentassero un nemico contro il quale intraprendere una battaglia o un fardello di cui liberarsi.

Provare paura può essere spiacevole e limitarci in attività e situazioni in cui razionalmente non avremmo nulla da temere, ma opporsi a essa non è mai la soluzione perché:

. se ci arrabbiamo con la nostra paura o la temiamo potremmo rendere ancora più spiacevole la nostra condizione (questa è proprio una delle dinamiche che si instaura negli attacchi di panico);

. la paura, come tutte le emozioni, ha sempre motivo di esistere, nella misura in cui ha un senso e radici che affondano nella nostra storia.

La paura ha radici nella storia di adattamento e sopravvivenza della specie umana.

In parole semplici, è anche grazie alla paura che siamo qui oggi!

Infatti, quando percepiamo un pericolo per la nostra incolumità (dal leone nella Savana all’automobile che ci sfreccia incontro in città), in modo automatico reagiamo fisicamente e mentalmente per affrontarlo. Quindi scappiamo, attacchiamo o ci immobilizziamo.

La paura, inoltre, ha radici nella storia unica e irripetibile di ciascun individuo, in cui si possono apprendere minacce “soggettive”.

Ad esempio, qualcuno potrebbe provare paura ed evitare di esplorare il mondo o situazioni nuove da solo, perché nella sua storia ha appreso di essere vulnerabile in un mondo potenzialmente pericoloso.

Altri potrebbero temere a tal punto il giudizio altrui da soffrire moltissimo quando devono esporsi ad esso, perché nel proprio passato quel giudizio lo hanno ripetutamente subito, direttamente o indirettamente.

Se dunque non possiamo e non vogliamo eliminare la paura anche per il suo valore adattativo, l’atteggiamento che nel mio orientamento si invita a coltivare è quello della curiosità verso questa emozione scomoda, in tutte le sue sfumature e componenti.


Quando ho paura? Cosa sento nel corpo quando ho paura? Quali pensieri faccio e quali la alimentano? Quali azioni mi fa compiere e quali mi calmano?


Una persona saggia mi ha detto che quando si riconosce e conosce un’emozione, è l’emozione stessa a trovare una soluzione, la strada da percorrere.

A volte abbiamo bisogno di qualcuno che ci accompagni in questa scoperta, perché possiamo avere un po’ meno paura delle nostre paure e guardare da un “luogo sicuro” parti di noi e della nostra storia, talvolta dolorose, che le spiegano e le legittimano.

Illustrazione di Sara Ottanà e Davide Scianca dal progetto Shoo Teen Creatures

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